La mia Aprilia SXV 4.5 SM.
Parliamo adesso dell'Aprilietta SXV
Ancora una volta Aprilia ha tenuto fede alla sua filosofia, che vuole l'esperienza delle competizioni travasata direttamente nella produzione di serie, con il debutto della SXV M.Y. 2008. La prima bicilindrica supermotard al mondo, sin dal suo debutto, è stata sviluppata e perfezionata sfruttando il know how tecnico del reparto corse Aprilia e l'esperienza di pluri-campioni quali Thierry Van Den Bosch, Manzo, Jerome Giraudo, Frederic Bolley, Fabrice Lecoanet, and Stefano Passeri confermando gara dopo gara un potenziale prestazionale irraggiungibile per le avversarie.
IL DESIGN
Come accade per ogni prodotto Aprilia, SXV gode di una cura maniacale per il design. Forme uniche, che la rendono inconfondibile ma allo stesso tempo fortemente funzionale al raggiungimento delle massime prestazioni, perché prima di tutto la SXV di serie è una vera moto da competizione.
Su SXV, però, c'è anche una forte presenza tecnica a catalizzare lo sguardo: basta guardare il motore V2, il telaio misto a traliccio e alluminio, lo scultoreo forcellone o il posizionamento centrale dell'impianto di scarico - con uscite sdoppiate sotto il parafango posteriore - per restare letteralmente incantati.
Da qualsiasi lato si osservi, è un susseguirsi di particolari attraenti, ulteriormente enfatizzati dalle inedite colorazioni racing, che esprimono senza mezzi termini l'aggressività di questa moto nata per correre.
Un design che, come sempre, porta in dote soluzioni geniali. I convogliatori fissi, ad esempio, permettono di rendere basculante il serbatoio benzina a vantaggio della facilità di accesso all'airbox. Ma è la voglia di ottenere la perfezione assoluta che ha portato i progettisti anche a curare il dettaglio più insignificante, su indicazione dei piloti pluri titolati che hanno guidato la moto in gara
IL MOTORE: EVOLUZIONE CONTINUA
Lo straordinario motore 45.2 è naturalmente il fiore all'occhiello delle SXV. Prima casa al mondo, Aprilia ha creduto nell'architettura V2, anche in un segmento dove nessuno aveva ancora osato tanto. Un prodotto di altissimo livello che ha dimostrato sui campi di gara un'affidabilità assoluta. L'omologazione non ha privato questo eccezionale motore (prodotto interamente da Aprilia) di tecnologia e prestazioni. Fin dall'inizio della progettazione la sua evoluzione è andata di pari passo con lo sviluppo della ciclistica per ottenere un insieme dalle performance assolutamente insuperabili.
L'angolo compreso tra i cilindri di 77° è il risultato di innumerevoli sperimentazioni che hanno avuto come scopo non solo l'ottenimento delle massime prestazioni, ma anche una dinamica delle vibrazioni particolarmente favorevole, che ha consentito ai tecnici di rinunciare al contralbero di bilanciamento ottenendo comunque un tasso di vibrazioni nettamente inferiore a qualsiasi motore monocilindrico.
I cilindri sono integrati nel carter con canne umide sostituibili. Inoltre, la particolare architettura del 45.2 ha permesso una disposizione estremamente razionale degli organi ausiliari compattando al massimo il motore. I risultati sono sorprendenti: il V2 Aprilia si pone come uno dei bicilindrici a V più compatti del mondo, addirittura più compatto di molti monocilindrici di analoga cilindrata. Tutte le scelte dei progettisti sono state dettate dalla necessità di ottenere il massimo livello di potenza, aumentando allo stesso tempo il range di utilizzo. La sofisticata gestione elettronica del motore, sviluppata internamente dal Reparto Corse Aprilia, introduce numerose novità nel settore.
L'iniezione con corpi farfallati da 38 mm (40 mm per la 550) è gestita da una centralina programmabile che, nel M.Y. 08, beneficia della possibilità di gestire due differenti mappature attraverso un tasto posto sul manubrio. Un particolare molto utile con una mappa "full power" da usarsi in condizioni di ottima aderenza ed un'altra "soft" per avere un'erogazione più dolce nelle condizioni difficili. Un validissimo aiuto nella guida i cui benefici sono stati apprezzati sia dai piloti più esperti (il sistema è stato sperimentato nella parte finale del Mondiale), che dagli appassionati in genere. Basta un clik per avere la potenza giusta nel momento giusto.
La cilindrata unitaria contenuta ha reso possibile la realizzazione di un albero motore monolitico estremamente compatto e leggero, che permette di avere un propulsore reattivo ai comandi del gas, ma anche una moto rapida e maneggevole grazie allo scarso effetto giroscopico dell'albero motore stesso.
La distribuzione monoalbero in testa con quattro valvole in titanio per ogni cilindro ha consentito di ottenere il miglior compromesso tra compattezza, leggerezza e performance.
Grazie alla sua avanzatissima tecnologia il 45.2 è anche un motore estremamente civile e silenzioso. Tecnologia non significa solo prestazioni ma anche affidabilità e durata nel tempo. Il motore 45.2 tocca nuovi picchi anche in questo senso assicurando una accessibilità meccanica esemplare agli elementi di prima neccessità (candele, filtri olio, filtro aria).
Per la riduzione del peso l'impegno non è stato da meno, stabilendo un vero record per un motore con questa architettura e dotato di avviamento elettrico. Al fine di ottenere tale risultato non si è lesinato sull'impiego di materiali nobili e ultraleggeri: i carter centrali sono realizzati in lega Alluminio Silicio, tutti i coperchi sono in magnesio, le valvole in titanio, e tutta l'ingranaggeria è profondamente alleggerita.
Nuovo anche il dispositivo di starter a freddo con pomello sulla scatola filtro anziché al manubrio, come nuovo è pure il filtro in spugna derivato dalle moto ufficiali.
In dettaglio le caratteristiche peculiari del motore 45.2
- Alimentazione ad iniezione elettronica con corpi farfallati da 38 mm (40 per il motore 550).
- Lubrificazione a carter secco con serbatoio esterno, separata per cambio e motore. Consente di non sporcare l'olio motore con i residui dell'usura della frizione mantenendo nel tempo l'efficacia del lubrificante.
- Distribuzione monoalbero in testa con valvole in titanio
- Albero motore monolitico
- Cilindri integrati nel carter motore con canna umida
- Regime massimo di rotazione 12.500 giri (450 motard)
LA CICLISTICA: SEMPRE PIÙ LEGGERA
Una moto senza compromessi come SXV non poteva esimersi dall'avere una ciclistica di altissimo livello. Il telaio perimetrale è un traliccio di tubi in acciaio fissato per interferenza a piastre laterali in alluminio stampato, progettato per formare una struttura estremamente rigida. Il motore è parte integrante della ciclistica agendo come elemento portante e contribuendo alla rigidità dell'insieme.
Il forcellone di alluminio a sezione variabile è un lampante esempio di design industriale. È elemento caratteristico della moto ma soprattutto offre la rigidezza strutturale più alta della categoria. Un leveraggio progressivo aziona il monoammortizzatore Sachs pluriregolabile, con Piggy back e doppia regolazione idraulica delle alte/basse velocità. Per il model year 2008 è stata modificata la taratura allo scopo di migliorare la stabilità e il controllo sui terreni smossi. Il nuovo link migliora la progressione dell'ammortizzatore incrementando la trazione e il controllo.
La forcella a steli rovesciati da 48 mm ha nuovi settaggi in grado di incrementare la stabilità sul veloce e la capacità di assorbimento delle asperità nelle fasi di guida su sterrato.
L'IMPIANTO FRENANTE
Massima tecnologia e performance della ciclistica trovano una spalla adeguata in un impianto frenante ai massimi livelli. Sulla SXV spiccano le pinze FTE che frenano dischi wave alleggeriti (320 mm l'anteriore) per il massimo controllo della frenata nelle situazioni difficili.
Il disco posteriore da 240 mm con pinza a singolo pistoncino offre il perfetto connubio tra potenza e modulabilità.
LA COMPONENTISTICA: PRONTA PER CORRERE
Tutta la componentistica di Aprilia SXV è di prim'ordine e di assoluto pregio.
In particolare troviamo:
- Strumentazione digitale: ultraleggera e compatta in grado di fornire tutte le informazioni necessarie al pilota.
- Manubrio Magura in alluminio a sezione varabile senza traversino per una elasticità ed un controllo ottimale
- Faro posteriore a LED ad altissima luminosità
- Tappo filtro olio in alluminio
- Nuovo pulsante di avviamento (sostituisce il precedente blocchetto chiave)
- Nuovo impianto elettrico di derivazione racing
(preso dalla press release in www.aprilia.com dalla quale ho fatto piccole variazioni sul testo qui presente)
SCHEDA TECNICA
Motore:
Motore: Aprilia bicilindrico 77° V Twin 4T
Alesaggio e Corsa: mm 76 x 49.5 mm
Cilindrata: CC 449 cc
Rapporto Compressione: 12,5:1
Coppia massima: 0,0 kgm a 0.000 g/m
Cavalli: 52cv a 11.500rpm (38,27KW)
Giri al minuto: 13.000 rpm
Velocità massima: 182.5 km/h
Alimentazione: Iniezione elettronica con corpo farfallato da 38 mm
Raffreddamento: A liquido
Avviamento: Elettrico
Distribuzione: Monoalbero a camme in testa con bilancere sullo scarico
Frizione: Multidisco in bagno d'olio con comando meccanico
Cambio: 5 Rapporti sequenziali
Telaio:
Telaio: Perimetrale in tubi di acciaio con montanti in lega d'alluminio
Sospensioni anteriori: Forcella rovesciata Marzocchi, con steli diametro 48 mm
Sospensioni posteriori: Monoammortizzatore idraulico Sachs regolabile in estensione e compressione
Freni anteriori: a disco in acciaio inox Braking con pinza radiale FTE diametro 320 mm
Freni posteriori: a disco in acciaio inox Braking con pinza flottante Nissin diametro 240 mm
Cerchi: BEHR-SAXESS 17" made in Germany, ant. 3.5" e post. 5.50"
Pneumatico ant.: Dunlop Sportmax D208F RR 120/70 ZR17
Pneumatico post.: Dunlop Sportmax D208F RR 180/55 ZR17
Serbatoio benzina: capacità 7,8 litri (di cui 2,2 litri per riserva)
Serbatoio olio: capacità 1,3 litri
Lunghezza: 2.220 mm
Larghezza: 800 mm
Interasse: 1.495 mm
Altezza alla sella: 918 mm
Distanza minima da terra: 318 mm
Peso a secco: 125 kg
Tecnica di avviamento, ma più che altro, per farvi sentire il magnifico suono che emette il bicilindrico Aprilia, visto che con il magico bottoncino e la batteria, basta una pressione per accenderla:
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