Ah! Clienti. Quando tutto fila liscio sono i migliori alleati, quando invece qualcosa va storto sono la rovina della tua esistenza. Ma che cosa fai quando il tuo cliente è anche un tuo amico? Dovresti mai lavorare per un amico?
La risposta è: Forse.
Se rispetterai alcune regole e linee di confine, lavorare per un amico può avere un reciproco beneficio. Ma sii realistico sulle tue aspettative e rispetta questi tre consigli per evitare alcuni problemi comuni che possono capitare quando le linee tra amici e clienti paganti si offuscano.
Non farlo Gratis!
Uno dei peggiori pericoli nel rapporto amico=cliente si ha quando l'amico si aspetta di poter avere il lavoro gratis. Dopotutto ha senso il favore tipo: tu gratti la schiena a me ed io gratterò la tua, fa girare il mondo. Ma una sottile o inesistente condizione di pagamento potrebbe mettere a rischio l'amicizia in aggiunta alla tua carriera; però, impostando delle condizioni di pagamento, tu farai capire che il tuo tempo vale qualcosa... ed in più fissa l'aspettativa che tu consegnerai qualcosa di grande in cambio.
Se non ti senti a tuo agio nel far pagare il prezzo pieno al tuo amico, sentiti libero di accettare un accordo di scambio o di ridurre il prezzo. Ma fai attenzione al favore occasionale... ti si può ritorcere assolutamente contro, perdendo anche l'amicizia con esso.
Essi comunque Professionale
Potrebbe essere così invitante lasciare scivolare via la tua professionalità quando stai lavorando con un amico. Tutto sommato lui ti conosce e tu ti senti a tuo agio. Ma non cedere mai alla tentazione di abbassare la guardia professionale. C'è sempre una piccola possibilità che le tue parole amichevoli siano fraintese da un cliente che si senta più formale... o che tu troverai scuse per consegnare un risultato meno soddisfacente perché il tuo cliente è "giusto un amico". I clienti sono Clienti... anche quando tu li conosci o li ami. Non dimenticarlo. http://ciaoroma.ws
Non tollerare il cattivo comportamento
Bruciare un amico=cliente è l'ultimo incubo per ogni freelancer... soprattutto quelli che hanno paura nella negoziazione o nel confronto. Ma se il tuo amico si approfitta di te non riuscendo a rispettare le scadenze, in ritardo sui pagamenti o ti tratta male, lo devi a te stesso ed allora è tempo di tagliare la corda.
Impostare le linee di confine sin dall'inizio è il miglior modo per prevenire l'incomprensione ed il risentimento, ma se il peggio diventa peggiore, prenditi il coraggio di parlare al tuo amico. Chiarisci che sei grato che lui abbia pensato a te ma che tu non ti senti in grado di continuare e ti tiri fuori dalla faccenda. Potrebbe creare disagio per un pò, ma non disagevole come incontrarlo dopo qualche mese alla festa di un amico e scoprire che lui odia il lavoro che hai fatto o magari dovrai rinunciare ad acquistare un qualcosa che ti piace perché la tua cassa è vuota a causa del suo saldo non pagato.
Può sembrare scoraggiante navigare tra una relazione d'amicizia e di professionalità messe insieme, quindi ricorda: linea di confine, aspettative chiare ed il tuo migliore comportamento sono i migliori amici di tutti. http://ciaoroma.ws